domenica 30 ottobre 2011

L'arte è figlia delle tecnologia

Siamo abituati a pensare all'arte come ad un'espressione assoluta: l'artista rielabora la realtà e la rappresenta in base al suo sentimento.

In realtà l'arte è figlia della tecnologia. Ad esempio:


  • L'impressionismo ebbe sviluppo anche grazie all'industria chimica (prima in modo artigianale, poi in modo autenticamente industriale) che ha inventato il modo di produrre in serie i tubetti di colore. Senza il colore in tubetti, facilmente trasportabili, il pittore impressionista che dipinge "quello che vede" probabilmente non sarebbe mai esistito. Prima del tubetto di colore, i colori dovevano essere prodotti a mano dall'artista stesso, e la produzione dei colori necessari faceva parte della progettazione del quadro.
  • Il romanzo ottocentesco senza la stampa non esisterebbe e non sarebbe mai esistito. Charles Dickens avrebbe potuto produrre il Circolo Pickwick, Oliver Twist e David Copperfield senza un'industria editoriale in grado di stampare e distribuire commercialmente le puntate in tutta l'Inghilterra? Prima della stampa le opere di narrativa erano scritte per essere recitate: poesie, poemi, commedie e tragedie. Solo dopo l'invenzione della stampa nasce il romanzo in prosa.
  • Il linguaggio cinematogafico potrebbe esistere senza l'invenzione della fotografia e il lavoro dei fratelli Lumiére? E il digitale non sta modificando il linguaggio del cinema?
  • La soap opera potrebbe esistere senza la tecnologia televisiva?
  • Jackson Pollok avrebbe inventato l'action painting senza la disponibilità delle lattine commerciali di vernice? Anche lui, se avesse dovuto fabbricarsi da solo i colori, probabilmente avrebbe seguito altre vie.
  • Anche i graffiti primitivi nelle grotte sono figli della tecnologia. Se gli anonimi artisti primitivi che hanno dipinto bisonti, antilopi e altri animali nelle grotte di tutto il mondo non avessero imparato la tecnica di realizzare i pigmenti, come avrebbero fatto a realizzare le loro opere? E per quale motivo oggi in Europa nessuno dipinge nelle grotte? Per due semplici motivi: perché non viviamo più nelle grotte, e perché l'artista ha a disposizione Photoshop e Youtube.
  • Oggi l'arte è figlia del digitale e di Youtube. Il digitale consente cose che l'acquarello e la pittura ad olio non consentono (e viceversa).
Questi esempi sono semplificazioni, perché ovviamente i diversi movimenti artistici e le diverse modalità tecniche di espressione dipendono anche da altri fattori storici, culturali e umani. Però la tecnologia ha un ruolo importante e spesso sottovalutato nella genesi dell'arte, da quella più pura a quella più commerciale.

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