domenica 19 dicembre 2010

Bersani, semplifica il linguaggio

Questo è un appello a Pier Luigi Bersani, e per estensione, a tutto il gruppo dirigente PD: quando parlate in tv o alla radio semplificate il linguaggio. Ancora di più. Molto di più di quanto immaginate necessario.

Dovete distillare i concetti complessi esprimendoli in linguaggio semplice. Ancora più semplice. Quello che pensate essere linguaggio semplice, è ancora troppo complesso.

Parlando tra di voi, quasi tutti anziani professionisti della politica, non ve ne rendete conto, ma tendete a parlare una lingua diversa dal resto d'Italia. E poi quando siete in tv o alla radio, questa lingua vi sembra normale e comprensibile.

Un'espressione figurata apparentemente semplice come piattaforma viene compresa con difficoltà dalle persone istruite, e NON viene compresa da chi ha solo la terza media. Piattaforma è or-ren-do gergo sindacalese: è un termine che, parlando in tv, va evitato come la peste. Ed è uno dei termini più semplici fra quelli che ogni tanto usate.

Quando siete in tv dovete usare parole più chiare e quotidiane. Ad esempio, invece di piattaforma,  usate proposta, o elenco di proposte.

Il motivo: il 30% degli italiani è analfabeta o semi-analfabeta, un ulteriore 30% legge pochissimo o niente, e questo 60% totale si informa esclusivamente dalla tv. Lo dice il linguista ed ex ministro della pubblica istruzione Tullio De Mauro. Chiunque fa politica in Italia dovrebbe stamparsi questi dati e tenerli appesi in ufficio in massima evidenza.

Quindi, qualunque cosa vogliate dire: semplificate, semplificate, semplificate. È molto, molto, molto più importante che resistere, resistere, resistere. Usate parole brevi e di tutti i giorni. Se proprio è indispensabile usare un termine astruso, trovate il modo di spiegarlo.

Con le parole comuni si può dire tutto.

Invece di sottovalutarli, imparate da Berlusconi, Beppe Grillo e Di Pietro, tutti e tre comunicatori estremamente chiari ed efficaci.

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